martedì 8 aprile 2008

Detassazione degli straordinari: Pacs istituzionali?

Il governo Berlusconi IV si insedia con qualche scricchiolio...Schifani presidente del Senato...e teoria di altri in odore di concorso di organizzazioni paragovernative...(a quanto traspare dall'ultimo libro di Travaglio, "Se li conosci, li eviti...")

Eppure dai sondaggi di Pagnoncelli gli italiani sono fiduciosi del Berlusconi IV; non è che confondono il fantacalcio, e i problemi del Milan, i pianti di Bridget di Beautiful, le astinenze de "L'Isola dei Famosi" con la realtà dell'italiano medio con uno stipendio medio di 1200 euro, strozzato dai mutui per una prima casa che sarebbe nostro diritto acquisito, così come i servizi base che paghiamo da anni con le nostre tasse e quelle dei nostri avi e sono a livello di terzo mondo.

Fatemi fare l'italiano medio che sa solo lamentarsi; ma basta trovarne uno messo peggio di noi, che subito la lotta tra poveri ci riaccende l'orgoglio; di rom e di africani a lampedusa ce ne saranno sempre in abbondanza, a meno che qualcun altro rispolveri campi di lavoro, dove "arbeit macht frei". Il lavoro rende schiavi, e così non capisco chi possa plaudire alla demagogica (perchè inconsistente come forma di miglioramento dello status economico dei cittadini) e schiavista proposta del governo di detassare gli straordinari entro un certo limite di stipendio, con "prelievo" del solo 10%.

Ma com'è che nessuno si rende conto della trappola? Meno tempo per noi, meno tempo per la famiglia, meno tempo per la felicità, meno tempo per la cultura personale: più frustrazione, più solitudine, più infelicità, più passiva delega. E la Chiesa dov'è, bisogna spiegarLe che questi sono dei pacs in forma istituzionale?

lunedì 7 aprile 2008

In Morte di Sorella Italia

Un dì, se non andrai sempre correndo
di casta in casta, mi vedrai seduto
su la tua pietra, o Italia mia, gemendo
il fior de' tuoi gentili anni caduto.

La Carta or sol suo dì tardo traendo
parla di te col tuo cenere muto,
ma io deluse a voi le palme tendo
e sol da lunge i miei tetti saluto.

Sento gli avversi politici, e le secrete
bugie che al viver tuo furon tempesta,
e prego anch'io nel tuo porto qu ïete.

Questo di tanta speme oggi mi resta!
Straniere cosche, almen le ossa rendete
allora al cospetto della Carta pesta.
(U.Foscolo - DB)

sabato 5 aprile 2008

Ostensione del non voto

Alle imminenti elezioni politiche, l'attuale legge elettorale , modificata dal dl 270 del 2005, che prevede le liste bloccate , non ci permette di scegliere la persona che ci rappresenti in Parlamento, ma solo i partiti.
In assenza di primarie dei partiti stessi, avendo acclarato che gli stessi scelgono i candidati secondo modalità da noi non condivise, riproponendo, tra gli altri, parlamentari alla ennesima legislatura, condannati o in attesa di giudizio, prescritti da leggi ad personam, raccomandati, riciclati [...], ignoranti, voltagabbana, fannulloni (cfr. parafrasi da Travaglio, Gomez "Se li conosci, li eviti", ed. ChiareLettere), ne segue che non possiamo più scegliere un candidato "buono", senza eleggerne altri o cattivi o dubbi o che non conosciamo.

Si è quindi deciso di fare sapere che in tanti non accettiamo più questo modo di fare politica, quest'omertà mafiosa, questa casta politica, la cui autoreferenzialità è stata sublimata nell'ultima legge elettorale, approvata dalla maggioranza di centro destra, ma solo apparentemente criticata dal centro sinistra (che aveva proposto una legge simile per le elezioni regionali in Toscana) e che pertanto non vogliamo più legittimare dei falsi rappresentanti - falsi perché non rappresentano davvero i cittadini elettori, bensì i dirigenti dei partiti che li hanno scelti - che saranno eletti al parlamento e prenderanno, oltre ad un lauto compenso e una lauta pensione, delle scelte per noi importanti.

Io, insieme ad amici, ho scelto l'ostensione del non voto come unica forma di protesta ormai rimastaci. La storia, o meglio lo Spirito Oggettivo del Tempo in-formerà sicuramente il risultato delle elezioni verso il decorso degli eventi che è stato predisposto a questo triste scorcio di società declinante.

Società Resistente

L'idea di creare un blog, di Cittadini Resistenti nasce nelle ambasce, ingiustificate, del crollo anticipato del governo Prodi, XV legislatura (2006-2008). Ingiustificate, perchè 61 governi succedutisi in 60 anni (1945-1948, più le XV legislature a partire dal 1948, anno dell'entrata in vigore della nostra Costituzione) sono una media da non sottovalutarsi. L'attuale Berlusconi IV è il 62 governo, e immaginiamo che durerà a lungo...ricordando che Berlusconi detiene il record di durata col Berlusconi II+III che governò dal 2001 al 2006.
Al di là di analisi politiche congiunturali e puntuali, che vedono, le prime, in tutto il mondo occidentale il riacuirsi di logiche, ancorchè di politiche, securitarie, visto l'indebolirsi delle condizioni di privilegio raggiunte con secoli di sfruttamento del sud del mondo; le seconde, uno scoramento assoluto e un'incapacità più totale di giudizio apartitico (nel senso originario del termine, cioè, non di parte) del cittadino italiano nei confronti dei leader politici e delle loro scelte; al di là di questo, dicevamo, non si può capire come non si riesca ancora dopo 17 anni a rinnovare la politica italiana, e qualcuno lo pretenderebbe nel sistema economico e sociale di "immeritocrazia", quando tutta la realtà italiana è ingessata in un sistema feudale di favori e favoritismi, di omertà comprate ed esaltate (potrà mai essere dimenticato un capo di Governo che proclama che un mafioso omertoso "è un eroe"?)
Potranno essere mai dimenticate le facce sofferenti di politici di pretesa sinistra pescate con le mani nella marmellata di "scalate bancarie", grassi feudatari di baronie meridionali fare il più ingiusto degli indulti per gli amici, con un consenso bipartisan. Zittire magistrati zelanti, che scoperchiano il pentolone delle nefandezze della classe politica italiana, impegnata a spartirsi le torte dei finanziamenti europei per depuratori che mai funzioneranno e tanto altro? Why Not?

L'analisi non va più fatta, in ogni caso, nè sui singoli attori nè sui cittadini passivi. L'analisi va condotta sulla decadenza del sistema economico-politico determinatosi (per dir la verità più dalla volontà dell'alto che della base) ovverosia della logica capitalista-rappresentativa. La decadenza deriva dalla costituzione di partiti non più come semplici aggregazioni di cittadini che si riuniscono intorno a comunione di intenti, ma di cittadini che si nascondono e nascondono i loro interessi di accumulo di capitale dietro idee che facilmente diventano ideologie. I partiti divengono così SpA che propugnano solo più gli interessi dei loro soci, contravvenendo quindi alla logica di qualunque associazione di volontariato e diventando organizzazioni paragovernative, esattamente come logge massoniche e corporazioni, con cui intrecciano forti compartecipazioni e collaborazioni; organizzazioni vietate dalla nostra costituzione, che tramano dietro la stessa parlando di controversi Piani di Rinascita.

Sotto silenzio è passata da poco la trasformazione del dettato costituzionale riguardante il "colpo di Stato": esso è tale d'ora in poi solo se ottenuto con armi o il ricorso alla violenza, non quindi tramite un regime mediatico, o peggio, paragovernativo. Il regime mediatico ledendo gravemente la libertà di informazione dell'art.21, non è forse una violenza ad una delle libertà principali dell'individuo, quello della libera espressione (che livello di comunicazione può avere un bambino se questi è deprivato sensorialmente; così il cittadino deprivato dei fatti)?

Siamo quindi in una fase sotto-vuoto di post-democrazia, per dirla con Crouch, a cui si deve opporre una nuova realtà, che da qualche parte striscia farfalla futura in bozza di baco...c'è chi guarda alla Costituente dell'Ecuador?

Il blog Cittadini Resistenti voleva essere, all'inizio, un progetto di aggregazione, ma esistendone già a centinaia, e non essendo utile disperdere ulteriormente le forze, bensì essendo necessario riunirle sotto un'unica bandiera, (bianca come una pagina da scrivere insieme), il blog si propone come una libera pagina di informazione; ne siano liberi redattori qualunque cittadino apartitico, in quanto super partes e non in conflitto di interesse; sia la Resistenza non solo per, temporaneamente, riappropriarsi della Res Publica ma per mantenerne il controllo massimamente condiviso nel nome della partecipazione e del bene comune e non del massimo profitto, della crescita e della ricchezza di pochi a tutti i costi anche a scapito della stessa terra che calpestiamo e che ci nutre e accoglie tutti.