sabato 5 aprile 2008

Ostensione del non voto

Alle imminenti elezioni politiche, l'attuale legge elettorale , modificata dal dl 270 del 2005, che prevede le liste bloccate , non ci permette di scegliere la persona che ci rappresenti in Parlamento, ma solo i partiti.
In assenza di primarie dei partiti stessi, avendo acclarato che gli stessi scelgono i candidati secondo modalità da noi non condivise, riproponendo, tra gli altri, parlamentari alla ennesima legislatura, condannati o in attesa di giudizio, prescritti da leggi ad personam, raccomandati, riciclati [...], ignoranti, voltagabbana, fannulloni (cfr. parafrasi da Travaglio, Gomez "Se li conosci, li eviti", ed. ChiareLettere), ne segue che non possiamo più scegliere un candidato "buono", senza eleggerne altri o cattivi o dubbi o che non conosciamo.

Si è quindi deciso di fare sapere che in tanti non accettiamo più questo modo di fare politica, quest'omertà mafiosa, questa casta politica, la cui autoreferenzialità è stata sublimata nell'ultima legge elettorale, approvata dalla maggioranza di centro destra, ma solo apparentemente criticata dal centro sinistra (che aveva proposto una legge simile per le elezioni regionali in Toscana) e che pertanto non vogliamo più legittimare dei falsi rappresentanti - falsi perché non rappresentano davvero i cittadini elettori, bensì i dirigenti dei partiti che li hanno scelti - che saranno eletti al parlamento e prenderanno, oltre ad un lauto compenso e una lauta pensione, delle scelte per noi importanti.

Io, insieme ad amici, ho scelto l'ostensione del non voto come unica forma di protesta ormai rimastaci. La storia, o meglio lo Spirito Oggettivo del Tempo in-formerà sicuramente il risultato delle elezioni verso il decorso degli eventi che è stato predisposto a questo triste scorcio di società declinante.

Nessun commento: