lunedì 7 aprile 2008

In Morte di Sorella Italia

Un dì, se non andrai sempre correndo
di casta in casta, mi vedrai seduto
su la tua pietra, o Italia mia, gemendo
il fior de' tuoi gentili anni caduto.

La Carta or sol suo dì tardo traendo
parla di te col tuo cenere muto,
ma io deluse a voi le palme tendo
e sol da lunge i miei tetti saluto.

Sento gli avversi politici, e le secrete
bugie che al viver tuo furon tempesta,
e prego anch'io nel tuo porto qu ïete.

Questo di tanta speme oggi mi resta!
Straniere cosche, almen le ossa rendete
allora al cospetto della Carta pesta.
(U.Foscolo - DB)

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