domenica 25 ottobre 2009

Report, ovvero come le banche vincono sempre (e doppio)

Ancora puntata interessante del programma della Gabanelli.
Tolto l'inizio in sordina, in cui ancora si da la parola a economisti giurassici fermi al XX secolo che disquisiscono di aumento del rapporto debito pubblico su PIL (ma se la domanda di merci inutili cala perchè siamo diventati più sobri, e, trovandosi il PIL al denominatore, il rapporto aumenta, è un bene o un male per la società?), ci si lancia sulla questione recupero crediti.

Dopo la legge D'Alema del '99 le banche possono vendere i propri crediti inesigibili a società di riscossione. Ora, che queste società fossero spietate, si sapeva. Che mettessero al'asta le case dei debitori, pure. Che non mostrassero le carte relative al procedimento, un po' meno. Che queste società cedessero parte dei crediti a seconde e terze società sconosciute, ancora meno. Che queste società sembrerebbero, e dico, sembrerebbero, essere società veicolo delle stesse banche creditrici, fuori bilancio, che cedono il recuperato a fondazioni olandesi, così da recuperare il credito senza pagarci le tasse, pare pazzesco. Uno scudo-quater?

Noooooo. Il presidente ABI, Santacecca, conferma: "non ci risulta". Dormiamo sonni tranquilli. Soprattutto da quando ho chiuso il conto alla Intesa-San Paolo.

Ah. Occhio se perdete il lavoro, ora, oltre a preoccuparvi di mangiare voi e famiglia, dovrete preoccuparvi anche di pagare l'IRPEF che il vostro datore non ha corrisposto. Sempre il centro-sx, il dison. Visco, nel 2000, ha depenalizzato l'omissione di pagamento IRPEF e IVA, quindi il fisco verrà a cercare voi.

Poi ci vengono a dire che dobbiamo far ripartire i consumi, che con la crisi dobbiamo stringere la corda...sì, ma non certo per darlo alle banche. Risparmiamo, e compriamo un fienile in campagna ed un pezzo di terra e un po' di sementi non OGM, che si prevedono tempi duri....

La legge è uguale per tutti? o dobbiamo sperare in un aldilà equo?

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