domenica 22 novembre 2009

Ieri convegno sull'utilità della tangenziale est nella collina torinese

Ieri interessante convegno a Torino sull'utilità della tangenziale est che la Provincia di Torino vorrebbe costruire nella collina torinese, 20 km di cui almeno 8 km in galleria, con forte impatto prevedibile sull'ambiente, la flora, e l'assetto idrogeologico della collina torinese

Tra i relatori, la dott.ssa Paola Villani, ex-mobility manager alla Provincia di Torino, poi a Milano e al Politecnico di Milano; il dott. geologo Quagliolo esperto anche di TAV, il prof.Guido Montanari di storia dell'architettura, esperto di storia del paesaggio, attivo tra gli altri anche nel comitato contro i grattacieli a Torino; Andrea Mottura, per il coordinamento dei comitati no tangest; il sottoscritto, come relatore medico del possibile impatto della tangenziale sulla salute degli abitanti.

La sala della Cascina Marchesa, in corso Vercelli, era piacevolmente gremita, e al fondo era allestito banchetto con le delizie biologiche dell'Associazione Voglia di Futuro.

Il coordinamento dei comitati ha ormai accumulato una quantità di informrazioni tali da essere secondi solo ai No Tav sul nostro territorio, tanto che l'unico consigliere regionale intervenuto, Juri Bossuto (PRC), ironizza sul fatto che sia ben più del materiale accumulato dalla stessa Provincia.

Tanto per citarne alcuni (poi si rinvia al sito del coordinamento per approfondimenti) la tangenziale costrebbe fino a 1 miliardo di euro, a progetto, che facilmente poi aumenterà visto il ricorso al project financing, che da ai privati la gestione del servizio/merce (cioè gli utili dei pedaggi) e spalma sul pubblico tutti gli eventuali costi extra (che ovviamente saranno dovuti al palleggio tra terzisti una volta iniziata l'opera); con 1/20 si potrebbe costruire tutta la 4a corsia della tangenziale esistente, e con 2/3 si potrebbe costruire un sistema metropolitano ferroviario efficiente.

Le relazioni dei tecnici esterni si rivelano molto interessanti, spt quello della dott.ssa Paola villani, di cui mi ha molto colpito la frase di puro e semplice buon senso: "il problema non è come risolvere il traffico, ma il fatto che tutti vogliano muoversi alla stessa ora senza impedimento alcuno; è come se un padre di famiglia con 3 figli, visto che tutti devono andare al bagno alle 7.30 del mattino, si costruisse 5 bagni in casa. non lo trovate assurdo?". In diversi casi, come a Milano per la ditta Bayer si è proceduti ad una pianificazione degli ingressi differenziati in fabbrica. Sarebbe ovviamente necessario proporlo a Torino (ricordo che il consigliere Petrarulo-IDV lo aveva proposto in relazione alla chiusura del ponte di Strada Settimo per lavori). La dott.ssa definisce inutile l'opera in quanto non ridurrà la congestione della restante tangenziale (riduzione di pochi punti%), non servirà un abitato densamente abitato (la collina torinese), nè poli industriali come quelli serviti dalla restante tangenziale (beinasco, orbassano...), nè grossi centri commerciali della GDO...a meno che se ne vogliano creare di nuovi e relativo massiccio insediamento residenziale...

Il dott. Quagliolo ci ha portato per mano nei meandri della progettazione delle grandi opere in cui nessuno valuta l'impatto idrogeologico (Mugello docet). Lo stesso ponte di Gassino costato una valangata di milioni di euro, è stato progettato sul punto più ampio dell'area a rischio di esondazione del Po!!, la zona dove già nelle alluvioni passate diversi ponti erano stati travolti o gravemente danneggiati.
Insomma le progettazioni vengono fatte totalmente contro natura (per ignoranza o volutamente ci viene da chiedere), e nessuno si cura dei costi di manutenzione anch'essi molto elevati. Chissà quindi a cosa sono serviti i 166 mila euro dati per lo studio di pre-fattibilità del Politecnico di Torino, quando nel 2000 la Provincia con i suoi tecnici, a costo zero, aveva già studiato l'opera?

Ottimo anche l'intervento del prof. Montanari che ci ha insegnato che cos'è il paesaggio e perchè dovrebbe essere tutelato visto che ce lo prescrive anche la nostra bistrattata Costituzione, tra i principi. Il paesaggio nasce dall'unione simbiotica del dato ambientale, naturale e dell'intervento umano, antropico; ma quest'ultimo prevale, l'armonia del paesaggio degrada e scompare lo stesso concetto di paesaggio in senso oggettivo, diventando altro da sè, cicatrice di sè. Il professore ci chiede se quando dei privati fanno scempio del paesaggio che lentamente abbiamo costruito insieme alla Natura per secoli, non si debba parlare di privatizzazione dello stesso, e non sia il caso di lottare per esso, a prescindere dalla nostra sensibilità individuale.

Il mio intervento si è concentrato soprattutto sull'analisi delle emissioni delle automobili, smascherando i pro e i contro delle marmitte "ecologiche". In particolare le catalitiche pur riducendo, quando in temperatura, HC, CO e NOx ossidandoli a CO2 e H20 e NO2, pare emettano micro e nanoparticelle dei metalli pesanti usati come catalizzatori (palladio, rodio e platino) i cui effetti tossicologici sono ancora da studiare. Il filtro anti-particolato dei motori diesel pare semplicemente ridurre il microparticolato in particelle ancora più fini, particolato ultrafine e nano-particelle, non normate nelle direttive europee anti-inquinamento e difficilmente misurabili, ancora più facilmente respirabili in profondità fino a penetrare nel torrente circolatorio. Gli studi sono ancora in fase di definizione, ma sembra ormai chiaro che tutte le combustioni ad alta temperatura (soprattutto quelle di acciaierie, cementifici, inceneritori) siano responsabili dell'aumento di incidenza di neoplasie anche giovanili, di Sindrome di Alzheimer o demenza senile, di malformazioni neonatali e disturbi pervasivi dello sviluppo (autismo, ADHD).

Si è chiuso, con gli interventi del pubblico, moderati da Emilio Soave, di Pro Natura, concentrandoci sulle proposte costruttive, facilmente realizzabili, a costi molto minori: come detto prima, investire sulla mobilità pubblica che faciliti ai pendolari l'abbandono del mezzo privato a favore di uno pubblico, pulito, in orario e sostenibile (ad es. nel caso in oggetto una metropolitana leggera di superficie da san raffaele cimena, sfruttando l'ex canale dell'ENEL, la linea 2 della metro con diramazione a Pescarito-San Mauro Torinese)


Ringraziamo tutti, e diffondete le notizie!!
No alla tangest, no al furto delle nostre risorse e dei nostri soldi!!

1 commento:

raffaele ha detto...

Ciao Davide. Le prerogative di opposizione alla realizzazione della tangenziale est di Torino non tengono conto dell'attuale situazione delle viabilità , verso Torino, delle zone interessate dal nuovo tratto autostradale. Pertanto, supponendo possibile fermare l'attuale processo relizzativo (buttando via i soldi già spesi) QUALE SOLUZIONE VIENE PROPOSTA PER LA VIABILITA' verso le autostrade e verso la città di Torino, che attalmente sono in una situazione distastrosa. Prova (magari in bicicletta) a farti i 25 km che uniscono San Raffaele ed arrivano alla Piacenza nelle ore di punta... PROVA E VEDRAI LA SITUAZIONE... Pertanto, convinto dei tuoi buoni propositi, fatti venire subito qualche idea sostitutiva, a favore di quei cittadini che come me , ormai da 7 anni , vinvono un'incubo della circolazione, pur con tutto lo sforzo (pagato a caro prezzo in termini di tempo, soldi e disservizi) anche cercando con tutte le energie di usare mezzi pubblici quasi inesistenti.